- 1 mazzo di cicoria
- 2 porri
- 1 uovo
- pancetta affumicata o speck a dadini
- 1 etto o 1 etto e mezzo di farina, magari metà tipo 2 o integrale e metà tipo 0
- spezie a piacere: peperoncino, noce moscata; volendo un pizzico di zafferano o curcuma
Quando i porri son pronti aggiungete la pancetta o lo speck. In alternativa va bene qualsiasi insaccato che vi siate dimenticati e che sia diventato fossile.
Dopo aver rosolato la pancetta aggiungete spezie e cicoria. Riguardo alle spezie, andate a gusto personale. Spesso, dopo l'immancabile peperoncino, sperimento pescando a casaccio: non si sa mai.
Lasciate insaporire il tutto quindi spegnete il fuoco per far raffreddare un po'.
A questo punto si prepara la base. Mescolate le farine, salate (abbondante), un cucchiaio d'olio, una punta di bicarbonato e mezzo bicchiere d'acqua circa. L'olio determina la croccantezza, l'acqua la morbidezza dell'impasto. Non è necessario lavorare molto, sia perché la farina è poca, sia perché agglutinamento e lievitazione non sono rilevanti in questo caso. Vale comunque la regola di lavorare finché la pasta non si stacca bene dalle mani. Non vi preoccupate della quantità d'acqua: se la base viene secca ci sono le verdure ad ammorbidire. Se ne mettete troppa infarinate bene mani e piano prima di stendere.
Spianate subito e integliate. Io uso la carta da forno, è molto comoda. Dalla foto si vede che la pasta questa volta mi è venuta molto morbida.
Recuperate la padella con la cicoria. Dovrebbe essere stemperata abbastanza in modo che aggiungendo l'uovo, intero, questo non cuocia. Mescolate bene e versate al centro della teglia. Con un mestolo poi spingete ai lati mantenendo la pasta sul bordo della teglia.
Infornate a 200-220 gradi (come per le pizze) per circa 20 minuti. Per controllare la cottura guardate che il fondo della torta sia abbronzato.