martedì 26 luglio 2011

I biscotti al cocco

Non c'è che dire, questo blog sprizza di attività, eh?

Non sono particolarmente amante del cocco, al naturale o meno. E quando mi si propone di farci i biscotti trovo sempre una scusa. Eppure tengo sempre un po' di farina in casa quindi sono costretto a usarla di tanto in tanto.
Ieri sera ho ceduto e ci ho preparato i biscotti appunto. Praticamente una frolla semplice semplice, eppure sono venuti... buonissimi. Tanto da spingermi a trascrivere la ricetta con tanto di foto (sforzo immane).

Ingradienti:
  • farina di cocco 190 gr
  • farina tipo 2 115 gr
  • zucchero 150 gr
  • burro 75 gr
  • uova... ho usato quelle di quaglia, 5. In alternativa potete usare 2 uova grandi o 3 piccole
  • lievito 7 gr
  • un pizzico di sale
Qualche spiegazione. Le uova di quaglia le prendo per la pargola, solo che stavano scadendo e ho dovuto usarle. Ma sono molto buone, anzi, a dirla tutta credo di preferirle a quelle di gallina. Inoltre mi dicono, ma devo verificare, che sono più sicure per la salmonella quindi prima o poi ci farò il tiramisù senza pastorizzarle.
Quanto alle quantità, be', ho riportato fedelmente quelle usate. Sono numeri "strani" perché la ricetta originale prevedeva più cocco, solo che quello avevo e il resto l'ho riscalato, ad eccezione dello zucchero. Non solo ho usato quello integrale, ma ho pure dimezzato la quantità. Da qualche tempo lo sto riducendo e il risultato è che i sapori risaltano di più. Vi assicuro che al mio palato i biscotti sono venuti ottimi.
Quanto alla farina, uso la tipo 2 che è una semi integrale (credo che in Puglia la chiamino il "grosso"). Essendo così poca ho usato solo quella. Altrimenti l'avrei smezzata con la 0 normale (anche se per la frolla si dovrebbe usare la 00) oppure con altre farine tipo segale o avena. Sperimenterò.

Note sulla lavorazione. Si tratta di una frolla standard ad eccezione delle uova intere (di solito si usano i tuorli solamente) della farina che è smezzata con quella di cocco e del pizzico di lievito (che fa inorridire i puristi). In rete di ricette ne trovate a bizzeffe. Metto comunque un riassuntino: si lavora il burro (lasciato ammorbidire un po' fuori dal frigo) con lo zucchero amalgamando bene il tutto ma velocemente per non struggere il burro (è importante). Si aggiungono le uova intere, meglio se fredde. Quindi tutte le farine (no, non le ho setacciate... nemmeno questa volta).
Per lavorare ho usato una forchetta in modo da non riscaldare l'impasto con le mani. Le farine le ho incorporate muovendo la forchetta dal basso verso l'alto (come quando si incorpora il bianco montato) per limitare il più possibile l'agglutinamento. Quando la farina è stata tutta incorporata nell'impasto, si appallottola un po'. Ho rimesso tutto in frigo giusto il tempo che scaldasse il forno. INfine si preparano delle palline (o qualsiasi altra forma preferiate, e dipendentemente dalla voglia di pulire che avete potete usare delle formine o una manica) e infornate a 150° per 25 minuti circa.

Sperimentazioni: come accennavo prima, provare altre farine. Escluderei il grano saraceno, sono propenso per l'avena. In questo caso ridurrei ulteriormente lo zucchero. Al posto della 2 tenterò anche la segale. Non userò invece la farina di riso perché non mi piace molto (ok, è dolciastra, ma mi sa di carta). Altra variante è sostituire lo zucchero con il miele. Sono tentato ma non ho idea di cosa succeda alla frolla... prima o poi lo scoprirò.